Sono stati completati in trentotto giorni i lavori di ripristino del collegamento con la sorgente del Tenda, distrutto dall’alluvione. L’intervento ha comportato la ridefinizione dell’attraversamento del torrente Vermenagna da aereo, che la piena ha distrutto, a subalveo in modo tale da prevenire danni futuri. Il costo intero dell’opera realizzata è stato di 550.000 euro mentre i danni complessivi nei vari punti della rete superano i 2 milioni di euro.

A comunicare la riuscita dell’operazione in tempi record è stata l’Acquedotto delle Langhe e delle Alpi Cuneesi (Alac Spa) di Cogesi che ha provveduto con la massima urgenza a realizzare questo “intervento prioritario” come trasmesso alla Regione Piemonte tramite il settore opere pubbliche di Cuneo dell’Autorità d’Ambito.

Con turni di lavoro serrati ed ininterrotti, il collegamento idraulico con la sorgente del Tenda, rimasta indenne dall’alluvione, è stato ripristinato tornando operativo il 1° dicembre scorso.  Alac ha saputo gestire in emergenza e con tempi strettissimi i vari passaggi dalla progettazione alla gara di affidamento lavori sino alla direzione delle stesse. I fontanieri si sono adoperati per gestire le manovre necessarie al fine di ridurre al massimo i disagi agli utenti.

Nel periodo intercorso tra l’alluvione e la conclusione del lavoro di ripristino del collegamento con la sorgente del Tenda, Alac non ha interrotto il servizio di erogazione che non ha subito alcuna limitazione in quanto ha provveduto, nella stessa notte tra il 2 e il 3 dicembre, ad una interruzione della tubazione a monte di Vernante ed immettendo nella rete l’acqua captata dalla sorgente di San Macario, la quale, pur non avendo ancora del tutto ultimati i lavori della sua sistemazione era già usufruibile per un servizio di erogazione sostitutivo dei suoi 200 litri al secondo.

Tra i pesantissimi danni procurati dall’alluvione del 2 e 3 ottobre vanno menzionati anche quelli alla rete in ben 14 punti e siti nei comuni di Limone Piemonte, Vernante, Frabosa Soprana e Roburent.